Vale 1 milione di euro il volontariato del Banco di solidarietà

La solidarieta in euroTradurre la solidarietà in cifre, anzi in euro, é possibile. E il risultato e persino sorprendete. Il "lavoro" gratuitamente svolto dal piccolo esercito di volontari impegnato nel Banco di Solidarietà di Como, in un anno, vale quasi un milione di euro.

A indicare questo date è la presidente Sonia Bianchi: "Ci sono dimensioni in un gesto di gratuità che non hanno prezzo, la gratuità è sprigionata dal cuore ed e incommensurabile... tuttavia si possono quantificare i risultati che questa gratuita produce e che nel nostro caso si misurano in quintali di alimenti raccolti e distribuiti a quanti mancano del necessario per sopravvivere. E oggi a bussare sono davvero tanti...".

Quindi il peso della solidarietà, sostenuta precisamente da 254 volontari impegnati in diverse fasi e mansioni, dallo stoccaggio dei prodotti alla confezione dei pacchi fino alla visita alle famiglie che ne beneficiano, si misura inizia!mente su una bilancia. "In un anno, sommando i quantitativi di prodotti provenienti dal Banco Alimentare, dalla grande Colletta di fine novembre, da altre iniziative fra le quali Dona cibo nelle scuole oil Progetto del fresco, sono state raccote 168 tonnellate", riferisce la presidente del Banco calcolando un valore economico delle derrate distribuite di 390.000 euro.

La solidarieta in euroUna vera "impresa" che, anche con la collaborazione di ANTEAS sul versante del trasporto, organizza 6800 consegne destinate a 340 famiglie del territorio comasco, complessivamente 1162 persone. "I dati calcolati sono relativi al 2014 - precisa - il nostro trend ha registrato una continua crescita, da 180 volontari nel 2017 siamo passati agli oltre 250 nel 2074 e il valore economico del loro lavoro, pari a 4.267 giorni, è di 512.000 euro".

Sono dati approssimativi, e in difetto, in quanto oltre ai volontari che operano sistematicamente, intervengono gruppi di giovani, a volte scolaresche intere accompagnate dagli insegnanti aggiunge Fulvio Montorfano, responsabile del magazzino, descrivendo un'operatività semplice e coinvolgente.

"Spesso il sabato arrivano decine di studenti, sia delle medie che delle superiori, anche molti ragazzi di varie associazioni e parrocchie", riferisce segnalando un fenomeno in controtendenza, un'alta partecipazione dei giovani generalmente poco presenti negli ambiti del volontariato. "Si crea un bel clima, si condivide il lavoro di riordino dei prodotti sugli scaffali e scatta un entusiasmo che motiva a fare qualcosa di utile, a vivere un gesto di aiuto ad altri in un sabato pomeriggio insolito, diverso, che lascia un segno", racconta Montorfano che in questo caso sottolinea un'altra valenza, un valore educativo, quasi un investimento che prevede tempi lunghi, da verificare nel lungo periodo.

La solidarietà in euro